Breve storia del mondo Bio
Ormai espressioni come «agricoltura biologica» o «mondo bio» sono comunissime e diffuse. Però non sono un modo per parlare di qualcosa che c’è sempre stato: il concetto di “Biologico” è infatti piuttosto recente, anche se per fortuna oramai fa parte delle conoscenze condivise quasi da chiunque.
● Una storia di “solo”… un secolo!
Rintracciare l’inizio della grande storia del Biologico non è molto facile: è necessario razionalizzarla in base al mondo occidentale, dato che, in realtà, la coltivazione biologica o biodinamica appartiene da sempre alla tradizione di altre culture – come quelle sudamericane, indiane o giapponesi.
Potremmo segnare come punto di partenza il libro dello scienziato/esoterista Rudolf Steiner “Impulsi scientifico-spirituali per il progresso dell’agricoltura”: un testo del 1924 in cui si promuovevano approcci più naturali, meno aggressivi e artificiali.
Un passo importante avvenne poi grazie al noto botanico Sir Albert Howard, che a partire dal 1930 iniziò a promuovere fortemente ipotesi di agricoltura sostenibile in linea con quelle delle popolazioni latine o asiatiche.
Nel 1940 l’agronomo inglese Walter James conia il termine “organic farming”: un modo di fare agricoltura nel totale rispetto degli elementi naturali dell’ambiente. Sei anni dopo nasce proprio in Inghilterra la “Soil Association”: quella che potremmo definire la prima organizzazione ambientalista.
● Tra politica e scienza: l’importanza del bio sotto gli occhi di tutti
Gli esponenti e sostenitori di una agricoltura biologica divennero sempre di più, diffondendosi in tutto il mondo, dall’Europa all’Australia, dall’Asia all’Africa, promuovendo l’importanza decisiva di scelte di questo tipo.
È così che nel 1972 nasce finalmente l’IFOAM: la Federazione Internazionale dei Movimenti per l’Agricoltura Biologica. Il concetto di “Bio” iniziava a prendere una forma istituzionale, divulgando le urgenze che la natura ci domanda e la necessità di iniziare a ripensare i modi di operare nel mondo agricoloe dell’industria alimentare.
Le prime regole condivise per l’agricoltura biologica arriveranno soltanto nel 1991, ma da quel momento, fortunatamente, le scelte biologiche si sono espanse in modo inarrestabile, confermando la bontà di certe scelte.
L’amatissima First Lady Michelle Obama, nel 2009, si espose fortemente per un ridimensionamento dell’agricoltura in senso biologico e nel rispetto dell’ambiente, portando le istanze del mondo Bio finalmente agli occhi del grande pubblico – e della politica.
Ovviamente c’è ancora molto da fare, e la scienza procede costantemente nelle ricerche per determinare in modo ufficiale l’importanza dell’agricoltura biologica e della conseguente alimentazione.
L’importantissima Università di Melbourne RMIT nel 2014 ha portato a termine lo studio che forse ha maggiormente contribuito al dilagare della passione per il bio nel mondo: mangiare cibo biologico anche solo per una settimana riduce tantissimo la presenza nel corpo di pesticidi… e quindi la possibilità di numerose patologie.