Cosa hanno in comune un antico ricettario medievale compilato dai monaci amanuensi, un capolavoro della letteratura come il Decameron di Boccaccio e il nostro pranzo domenicale? Beh, senza dubbio la pasta fresca!
Troviamo testimonianze di una deliziosa sfoglia preparata con acqua e farina già nel 1300 e Boccaccio parla di ravioli ripieni di parmigiano grattugiato in una sua novella. Secondo alcuni dobbiamo la nascita di questa specialità ai cuochi della famiglia Raviolo, vissuta attorno all’anno Mille nella pianura padana.
Insomma, la pasta fresca non solo fa parte della tradizione culinaria italiana, ma è anche un classico intramontabile presente sulle nostre tavole da tantissimi secoli, degno di essere elogiato e raccontato attraverso una ricetta che è rimasta sempre la stessa.
La pasta fresca è un reame culinario variegato di delizie e bontà, dove regnano la pasta sfoglia preparata con l’uovo e ripieni a dir poco prelibati. Un pasto perfetto come piatto unico grazie alla giusta unione di carboidrati e proteine proveniente dalla naturale unione degli ingredienti.
•Mani fatate e forme perfette – La sfoglia nei gesti della tradizione
Preparare una sfoglia davvero buona per questo tipo di pasta richiede mani fatate, capaci di stenderel’impasto composto da acqua, uovo e farina con cautela e pazienza, fino a creare un velo quasi trasparente per accogliere perfettamente il ripieno e non nascondere nessun sapore.
Il lavoro non finisce certo qui: dare la giusta forma è un’arte che si apprende con esercizio e passione, imparando gesti che si tramandano da nonni a nipoti per intere generazioni.
È grazie a questo se ancora oggi tutti conosciamo la forma del raviolo o quella ancora più caratteristica del tortellino: forme dorate e profumate che sono sinonimo di festa e che fanno venire l’acquolina in bocca al primo sguardo.
•Il segreto del ripieno – Nel cuore della pasta fresca
Preparare un giusto ripieno per la pasta fresca è un altro passaggio delicato: non bisogna tradire il gusto della sfoglia e bisogna far esaltare ogni sapore.
Il modo migliore per riempire i ravioli o i tortellini è quello di utilizzare prodotti DOP come il parmigiano reggiano e salumi provenienti dalle zone di produzione della pasta come la mortadella di Bologna o il Prosciutto di Parma.
Il tutto nel segno della tradizione che rende la pasta fresca una specialità di primo piano tra le eccellenze culinarie italiane.
•L’alta qualità di San Lorenzo – Nel segno di natura e tradizione
San Lorenzo propone ravioli ripieni e tortellini bolognesi di altissima qualità, preparati con una sfoglia finissima e caratterizzati da un ripieno composta da ingredienti selezionati e interamente prodotti in Italia: il parmigiano DOP, la mortadella bolognese, ottima carne di suino e prosciutto crudo.
Tutto nel rispetto della tradizione e della preparazione naturale: per una pasta fresca eccellente e autentica.