Search

Chiacchiere, frappe o bugie: i nomi, l’origine e la ricetta del dolce tipico del Carnevale

Indice:

Da domani entreremo ufficialmente nel periodo più pazzo e colorato dell’anno: il Carnevale!

Tra i simboli di questa festa, oltre alle maschere tradizionali, ai coriandoli e alle stelle filanti che a breve ricopriranno le strade di tutta Italia, c’è anche un dolce particolare, ma allo stesso semplicissimo da realizzare, conosciuto con un nome diverso a seconda della Regione in cui ci troviamo.

Paese che vai, nome che trovi

La maggior parte degli abitanti del Piemonte, così come i liguri, le chiamano Bugie, anche se in molte zone della regione assumono nomi diversi, come Risòle nel cuneese, Gasse nel basso alessandrino o Gale nel vercellese, mentre nella provincia di Imperia sono conosciute come Cròstoli.

Anche in Lombardia e in Emilia-Romagna il nome cambia a seconda della provincia: Galarane a Bergamo, Saltasù a Brescia, Lattughe nel mantovano, Fiocchetti a Rimini, Intrigoni a Reggio Emilia, Sprelle nel piacentino e Sfrappole a Bologna, Modena e in Romagna.

In Valle d’Aosta si preparano le Merveilles, nome molto simile a quello utilizzato dai sardi, che le chiamano Maraviglias, mentre in Veneto e in Trentino, sono note come Gròstoi o Galani.

Proseguendo il nostro viaggio lungo la Penisola incontriamo nuove terminologie: in Toscana sono conosciute come Cenci o, nel caso in cui alla ricetta tradizionale venga aggiunto il miele, come Malatelli; in Lazio, Umbria e Marche vengono chiamate Frappe, Cioffe in Abruzzo, Cunchiell’ in Molise e Guanti nel casertano.

Chiacchiere: un nome “regale”

Il nome forse più noto per indicare questo piccolo dolce a base di farina, zucchero, burro e uova è, tuttavia, Chiacchiera, termine utilizzato in tutta Italia, ma principalmente in Campania.
All’origine di questo nome, infatti, vi è proprio una leggenda napoletana.

Secondo questo racconto popolare, il nome Chiacchiera risale ai tempi del regno di Margherita di Savoia.
La prima regina d’Italia desiderava un dolce da gustare mentre chiacchierava insieme alle sue amiche e lo chef di corte Raffaele Esposito, ispirato dalla particolare circostanza, scelse di chiamare la sua creazione proprio “Chiacchiera”.

Chiacchiere. il dolce tipico del Carnevale

L’origine delle Chiacchiere

L’origine delle chiacchiere, tuttavia, non risale certo alla seconda metà dell’Ottocento, ma si situa molto più indietro nel tempo, precisamente all’epoca dell’Antica Roma.

In occasione dei Saturnali, festività dedicate al dio Saturno molto simili all’odierno Carnevale, i romani preparavano i frictilia, ovvero dei dolci fritti nel grasso di maiale e ricoperti con il miele.

Lo testimonia Marco Gavio Apicio, gastronomo e scrittore latino, che nel suo De re coquinaria, antica raccolta di ricette di cucina romana, descrive così la preparazione delle chiacchiere:

“Frittelle a base di uova e farina di farro tagliate a bocconcini, fritte nello strutto e poi tuffate nel miele”

Scopri le Dolcezze San Lorenzo

La ricetta tradizionale

Realizzare le chiacchiere seguendo la ricetta tradizionale è davvero semplicissimo: la preparazione è molto veloce e prevede l’uso di pochi ingredienti. Vediamola insieme!

Difficoltà: facile

Tempo di preparazione: 45 minuti

Ingredienti (per circa 50 chiacchiere):

  • 300 g di farina 00
  • 40 g di zucchero
  • 2 uova medie
  • 60 gr di latte
  • 30 gr di burro fuso
  • 2 cucchiai di liquore
  • 1 buccia di limone grattugiata
  • 1 pizzico di sale
  • 1 litro di olio di semi di girasole
  • Zucchero a velo vanigliato

Procedimento:

Come prima cosa, è necessario realizzare l’impasto: disponete la farina, lo zucchero e un pizzico di sale in una ciotola e mischiateli tra loro. Fate un buco al centro, nel quale andrete a porre le uova, il burro – che avrete preventivamente fuso in un pentolino – la buccia di limone grattugiata e il liquore, poi amalgamate il tutto, procedendo dal centro verso l’esterno e inglobando pian piano la farina. Proseguite fino a quando non avrete ottenuto un impasto cremoso.

A questo punto, potrete aggiungere il latte e proseguire a mescolare, prima con la forchetta e, successivamente, a mano, fino a quando l’impasto non si staccherà dai bordi della ciotola.
Avvolgete l’impasto così ottenuto nella pellicola alimentare e lasciatelo riposare per circa 20 minuti fuori dal frigo, a temperatura ambiente.

Trascorsi i venti minuti, potrete stendere la sfoglia, facendo in modo che il più sottile possibile.
Vi sveliamo un piccolo trucco: più volte ripiegherete la sfoglia durante la sua stesura, più bolle avranno le vostre chiacchiere.

Una volta stesa la sfoglia, procedete con il taglio: utilizzate una rotella taglia pasta smerlata, e tagliate dei rettangoli leggermente obliqui, di dimensioni medio-grandi.
Disponete i rettangoli di pasta su una teglia leggermente infarinata e distanti tra loro, per evitare che si attacchino l’uno all’altro.

Ora, potete finalmente iniziare a friggere: mettete un’abbondante quantità di olio di semi di girasole in una padella o in un pentolino e, quando sarà caldo (la temperatura ottimale è circa 170°), immergetevi le chiacchiere, poche per volta e avendo cura di girarle a metà cottura.
Attenzione: non lasciate che l’olio si surriscaldi eccessivamente, o rischierete di bruciare le vostre chiacchere!

Dopo circa 3-4 minuti di cottura inizieranno a formarsi le prime bolle su entrambe le superfici. Attendete che le chiacchiere diventino leggermente dorate ed estraetele dall’olio con un mestolo forato, ponendole poi su un piatto con carta assorbente.

Lasciate raffreddare le vostre chiacchere e, dopo circa un quarto d’ora dal termine della cottura, spolveratele con zucchero a velo su entrambi i lati.
Ora non vi resta che disporre le vostre chiacchiere su un piatto da portata e metterle in tavola!

Ricetta delle chiacchiere, il dolce tipico del Carnevale

Seguendo passo per passo questa ricetta, otterrai delle chiacchiere buonissime, come quelle della pasticceria: friabili e croccanti, ricche di bolle, dalla sfoglia gustosa e sottile, leggere e senza unto, vi si scioglieranno in bocca al primo morso!

E quando ci avrai preso la mano, potrai realizzarle anche in altre gustose varianti: ripiene di cioccolato oppure di marmellata. Facci sapere nei commenti come ti sono venute!

Scopri i prodotti San Lorenzo

Condividi su:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *