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Sai davvero tutto sull’olio extravergine d’oliva? Ecco 3 falsi miti (e una curiosità) sull’olio evo, per trasformarti in un vero esperto!

Indice:

  1. L’olio extravergine di oliva è più grasso dell’olio di semi
  2. La qualità? Dipende dal colore!
  3. Per le fritture meglio usare un altro olio
  4. L’olio evo è davvero un rimedio naturale?

Presente da secoli nelle abitudini culinarie italiane ma non solo, cuore pulsante della tanto elogiata dieta mediterranea, l’olio extravergine di oliva ricopre un ruolo fondamentale nell’alimentazione e nell’economia gastronomica del nostro Paese.

Un alimento all’apparenza semplice, ma davvero prezioso, capace di sorprendere continuamente e di riservare scoperte molto interessanti.

Sono molte, infatti, le credenze, le tradizioni e anche i pregiudizi che ruotano intorno all’olio extravergine di oliva: alcuni lo considerano più grasso rispetto ad altri oli, per altri è un ottimo rimedio naturale, molti pensano che la sua qualità dipenda dal colore, mentre altri ancora sono convinti che non sia adatto alle fritture. Tuttavia, solo una di queste affermazioni è davvero attendibile.

Sai qual è? Scopriamolo insieme, e sfatiamo invece tutti gli altri falsi miti sull’olio extravergine di oliva!

1. L’olio extravergine di oliva è più grasso dell’olio di semi

Questa è una piccola “leggenda culinaria”, che demonizza l’apporto calorico dell’olio evo.

Si tratta di una convinzione del tutto infondata, poiché tutti gli oli apportano la stessa quantità di calorie, ovvero 9 kcal per grammo. L’olio extravergine d’oliva non fa differenza in tal senso, e dunque non “fa ingrassare” più di un qualsiasi altro olio di semi.

La differenza principale risiede nelle quantità. L’olio evo può essere utilizzato in quantità minori rispetto a un qualsiasi altro olio perché più saporito: anche solo poche gocce sono in grado di rendere i piatti buoni e gustosi.

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2. La qualità? Dipende dal colore!

Questa affermazione può essere confutata semplicemente osservando una degustazione di olio extravergine di oliva.
degustatori professionisti, infatti, bevono l’olio in bicchierini scuri. Questo per non farsi influenzare dal colore dell’olio, proprio perchè esso non determina assolutamente la bontà del prodotto.

Il colore, che può variare tra molteplici sfumature di verde con riflessi gialli più o meno intensi, dipende esclusivamente dalla tipologia delle olive utilizzate nella sua realizzazione, dal loro grado di maturazione e dal processo di estrazione.

Il colore dell’olio è indice di alterazione esclusivamente in presenza di riflessi rossastri: solo in quel caso, significa che il prodotto è stato compromesso dall’eccessiva esposizione alla luce.

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3. Per le fritture meglio usare un altro olio

Siamo di nuovo di fronte ad un altro falso mito.

L’olio evo, in realtà, è molto resistente alle alte temperature e riesce a non bruciare. Ciò significa che, al contrario di altri oli, l’extravergine di oliva non produce composti tossici ed è per questo che si presta perfettamente alla realizzazione delle fritture.

Attenzione però: la massima temperatura dell’olio deve essere 160°C-180°C.
Se l’olio fuma ed emette un odore acre è meglio gettarlo via, per evitare di ingerire l’acroleina, una sostanza tossica e cancerogena.
Per far si che gli alimenti fritti non si colorino eccessivamente, invece, occorre semplicemente ridurre i tempi di cottura.

4. L’olio evo è davvero un rimedio naturale?

Eccoci finalmente arrivati all’unica affermazione fondata e veritiera sull’olio extravergine di oliva.

Siamo certi che da piccoli, almeno una volta, tutti voi siate stati sottoposti dalla nonna al rimedio domestico per eccellenza contro il mal di gola: bere un abbondante cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
A confermare l’efficacia di questa cura non è solamente l’evidenza dei fatti – dopo, il mal di gola passava davvero! -, ma anche la scienza.

L’olio evo, infatti, contiene una sostanza chiamata oleocantale. Essa non solo è la responsabile del pizzicore e della nota pungente che si avverte in gola quando si degusta un qualsiasi olio extravergine d’oliva, ma svolge anche un’importante azione antinfiammatoria, molto simile a quella dell’ibuprofene.
Le dosi sono però decisamente ridimensionate: cinquanta grammi di olio al giorno equivalgono al 10% della dose di ibuprofene raccomandata come antidolorifico per gli adulti.

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E tu, conosci altre leggende o credenze sull’olio extravergine d’oliva? Raccontacele nei commenti!

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