Indice:
- Origine e storia del pistacchio
- Il pistacchio in cucina: 3 idee golose
- La crema di pistacchi siciliani San Lorenzo
In estate, e soprattutto nelle giornate più calde, consumare alimenti altamente zuccherini è molto importante.
Le temperature elevate, infatti, hanno spesso un effetto spossante sul nostro organismo, tendono a far perdere l’appetito e a complicare la digestione. Cibi ad alto contenuto di zucchero possono donarci una sferzata di energia subito disponibile, oltre a fornirci un elevato apporto calorico anche in quantità relativamente basse e in una forma molto appetibile (chi mai rifiuterebbe un dolcetto?).
Quindi, dimentichiamo per un attimo la prova costume, e diamo il via libera ai dolci. Si, ma quali? Uno dei più consumati e amati dagli italiani, non solo in estate, è certamente la crema di pistacchi.
Ma com’è nata la crema di pistacchi, e come possiamo gustarla al meglio? Scopriamolo insieme.
Origine e storia del pistacchio
Il pistacchio ha origini antichissime, che risalgono al III secolo a.C. Già gli antichi greci e i persiani, infatti, lo utilizzavano per impreziosire e insaporire molti dei loro piatti.
In Italia, la diffusione del pistacchio avvenne durante l’Impero Romano, in seguito alla conquista delle province orientali.
I romani rimasero molto colpiti dal sapore di questo piccolo frutto e tentarono d’importarne la coltivazione anche nella nostra Penisola, ma con scarsi risultati. Il clima, probabilmente, non era adatto e la pianta, col tempo, divenne selvatica e finì per essere utilizzata solo come legna da ardere.
La coltivazione del pistacchio in Italia venne introdotta con successo solo molto tempo dopo, intorno al X secolo d.C., ad opera degli Arabi, che, grazie alla tecnica dell’innesto, riuscirono a far attecchire la pianta sul suolo siciliano.
Con il passare dei secoli, la coltura del pistacchio si espanse e si sviluppò enormemente, in particolare alla base dell’Etna, nei territori dell’agrigentino e del catanese.
Ed è proprio nel catanese, più precisamente nel piccolo comune di Bronte, che nacque l’omonima e celebre qualità, oggi divenuta la più rinomata e ricercata in tutto il mondo.
Il pistacchio verde di Bronte è tra i prodotti tipici siciliani più apprezzati a livello internazionale e, nel 2009, è stato insignito della Denominazione di Origine Protetta, oltre ad essere tutelato dalla certificazione di Presidio Slow Food.
I pistacchi di Bronte sono ottimi sia gustati al naturale, sia come crema, all’interno di gustose ricette. Vediamone alcune!
Il pistacchio in cucina: 3 idee golose
1. Il semifreddo al pistacchio
Il semifreddo al pistacchio è una ricetta dolcissima e golosa, facile e veloce da preparare, perfetta per regalarti un tocco di freschezza durante le calde serate estive.
Ti servirà solo della panna liquida, del latte condensato (attenzione: entrambi dovranno essere molto freddi), la crema di pistacchi e della granella per la decorazione finale.
Inizia montando la panna e, una volta terminato, aggiungi prima la crema di pistacchi e, successivamente, il latte condensato, continuando sempre a mescolare a velocità sostenuta.
Una volta che avrai ottenuto un composto omogeneo, versalo all’interno di uno stampo da plumcake, livellalo accuratamente e lascialo riposare in freezer per almeno 4 ore.
Terminata l’attesa, estrai il semifreddo dal freezer, travasalo in un piatto da portata e decora con la granella di pistacchi. Il tuo dolce è pronto per essere servito!
2. Cookies al pistacchio
Perfetti sia per una colazione sfiziosa, sia come pratico e goloso snack per la merenda, i cookies al pistacchio sapranno conquistarti fin dal primo morso grazie alla loro incredibile dolcezza.
Inizia preparando la pasta frolla, a cui, alla fine, potrai aggiungere la granella di pistacchi. Terminato l’impasto, suddividilo in tante piccole palline e, con le mani, crea dei dischetti piatti.
È poi il momento del ripieno: aiutandoti con un cucchiaino o, ancor meglio, con una sac a poche, distribuisci la crema di pistacchio sulla parte centrale del dischetto di pasta frolla, fino a ricoprirla completamente. Chiudi l’impasto a fagottino, avendo cura di sigillare attentamente la parte superiore del biscotto, per evitare che la crema fuoriesca durante la cottura.
Disponi i biscotti su una teglia e inforna a 200° per circa 15 minuti. Conclusa la cottura, lascia raffreddare i biscotti a temperatura ambiente e… Non ti resta che assaggiarli!
3. Tiramisù al pistacchio
L’ultimo dolce che ti proponiamo è una golosa variante del classico tiramisù, facilissima da preparare e capace di stupire tutti i tuoi ospiti.
All’interno di una ciotola mescola insieme mascarpone, zucchero e crema di pistacchi, fino ad ottenere una crema omogenea.
Inzuppa i biscotti savoiardi nel caffè – se preferisci un sapore più delicato puoi sostituirlo con il latte – e disponili in uno stampo per creare la base del tiramisù, poi ricopri il tutto con un’abbondante dose di crema.
Continua a creare questi strati alternati fino alla cima dello stampo, infine spolvera la superficie con la granella di pistacchi e lascia riposare in frigorifero per almeno un’ora.
Terminata l’attesa, il tuo tiramisù al pistacchio è pronto per essere portato in tavola e gustato!
La crema di pistacchi siciliani San Lorenzo
Ora non resta che scegliere la giusta crema di pistacchi, che sappia valorizzare ed impreziosire le golosissime ricette che ti abbiamo appena illustrato.
E non ci sono dubbi: la scelta migliore è la Crema a base di pistacchi siciliani San Lorenzo.
Prodotta esclusivamente con pistacchi siciliani, questa crema San Lorenzo racchiude tutta la dolcezza della sua terra d’origine ed è pronta a soddisfare anche i palati più esigenti.
Piacevolmente dolce, è ottima per guarnire torte, crostate e gelati, per la farcitura di cornetti e, ovviamente, per la realizzazione di tutte le golose ricette che ti abbiamo svelato oggi.
Provala, e non potrai più farne a meno!
Ora sei un vero esperto di pistacchi, ma non dimenticare di continuare a seguirci, qui sul blog e sui nostri canali social, per conoscere tanti altri straordinari ingredienti della tradizione gastronomica italiana e, soprattutto, tante sfiziose ricette con cui valorizzarli!