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La gastronomia toscana è da sempre sinonimo di sapori intensi e piatti favolosi, famosi non solo in Italia, ma a livello internazionale.
Dalle specialità più particolari, come il celebre lampredotto, fino ai vini di altissima qualità che tutto il mondo ci invidia, come il Chianti o il Brunello di Montalcino, passando per le carni prelibate del Cinta Senese: la Toscana è senza dubbio una delle regione italiane più attive nell’ambito della produzione enogastronomica.
E, tra tutte queste straordinarie golosità, spicca un salume, vero e proprio simbolo della toscana. Un prodotto pregiato ed eccezionale, assolutamente unico nel suo genere e dal sapore inconfondibile.
Stiamo parlando della Finocchiona, antichissimo gioiello dell’arte salumiera toscana, ancora oggi apprezzato tanto dagli italiani quanto dai turisti.
Sicuramente avrai già avuto modo di assaporarla, ma sai davvero tutto su di lei?
Se la risposta è no, allora prosegui nella lettura: scoprirai 3 incredibili curiosità sulla Finocchiona!
1. Le origini della Finocchiona
La Finocchiona è un salume toscano presente da secoli nella tradizione enogastronomica italiana.
La sua origine risale infatti al Medioevo, quando i produttori di salumi si ritrovarono ad affrontare una difficile sfida: il pepe, ingrediente comune, stava diventando sempre più costoso.
Per risolvere questo problema, i mastri salumieri del tempo decisero di sostituire il pepe con i semi di finocchio, facilmente reperibili e, soprattutto, economici.
Inizialmente, l’intento non era creare un nuovo sapore, ma nascondere l’odore sgradevole dei salumi vecchi. Ben presto, però, si scoprì che l’aggiunta di finocchio conferiva al salume un gusto diverso, unico e estremamente apprezzato.
Da allora, la Finocchiona è diventata un simbolo della cucina toscana, amata per il suo sapore aromatico e per la sua consistenza morbida.
Un prodotto genuino e delizioso, oggi fregiato del marchio IGP, Indicazione Geografica Protetta, che ne protegge la produzione.
2. Come nasce la Finocchiona
Ancora oggi realizzata secondo l’antica tradizione, la Finocchiona nasce da una ricetta ben bilanciata, che combina carne magra, come la spalla e le rifilature del prosciutto, con carne più grassa, come pancetta e guanciale.
Le carni vengono poi macinate e arricchite con sale, semi di finocchio, aglio e vino.
Questo mix viene insaccato naturalmente e lasciato maturare per almeno una settimana in un ambiente controllato, che viene regolarmente aerato.
Il processo, però, non finisce qui. Per sviluppare il suo gusto caratteristico, la Finocchiona richiede una stagionatura di circa tre mesi.
Servirla troppo presto sarebbe un errore, perché non permetterebbe ai sapori di maturare appieno e di ottenere la sua tipica consistenza morbida.
Il periodo di stagionatura è dunque fondamentale per far sì che i sapori si armonizzino e la carne si ammorbidisca, garantendo così un’esperienza gustativa completa e appagante.
3. Finocchiona: gli abbinamenti migliori
Per godere al meglio della Finocchiona, ti consigliamo di abbinarla con i sapori tradizionali della sua regione di origine.
Uno dei modi più comuni e golosi per gustarla è infatti con il pane toscano, che, essendo senza sale, esalta ancor di più l’aroma del salume.
Anche le verdure sono ottime compagne della Finocchiona, in particolare le fave fresche, che danno vita ad un abbinamento davvero delizioso.
Nei giorni più freddi, poi, prova a stendere la Finocchiona su una generosa fetta di polenta grigliata: una combinazione eccellente, che donerà calore e sostanza al tuo pasto.
Infine, non si può dimenticare l’accostamento con i formaggi toscani, primo tra tutti il Pecorino delle Crete Senesi, il cui sapore aromatico si sposa alla perfezione con il gusto unico della Finocchiona.
E se ora hai l’acquolina in bocca, niente paura!
Ti basterà visitare il nostro sito per trovare la straordinaria Finocchiona IGP San Lorenzo.
Dal sapore deciso ma equilibrato, non ti resterà che gustarla con un buon bicchiere di Chianti!
