Indice:
- L’origine del pesto, tra storia e leggenda
- La ricetta tradizionale del pesto alla genovese
- Il Pesto alla genovese bio San Lorenzo
Poche ricette della tradizione gastronomica italiana sono in grado di unire semplicità e complessità con la stessa armonia che ritroviamo nel pesto alla genovese.
Il pesto è un vero e proprio connubio perfetto tra profumo e sapore.
Profumo donato dal suo ingrediente principale, il basilico, più precisamente il basilico genovese a foglia piccola, mentre sapore e complessità derivano dall’aggiunta delle altre componenti, dal carattere forte e deciso, come l’aglio, il Parmigiano Reggiano, l’olio extravergine di oliva e, ovviamente, i pinoli.
Ma com’è il nato il pesto, e qual è la vera ricetta tradizionale? Per scoprirlo, ti basterà proseguire nella lettura.
L’origine del pesto, tra storia e leggenda
Il pesto così come noi oggi lo conosciamo compare per la prima volta ne “La Cuciniera Genovese”, antico ricettario stilato da Giovanni Battista Ratto, noto gastronomo della seconda metà dell’Ottocento.
Il pesto, dunque, non ha origini antichissime come ci si potrebbe aspettare, ma è al contempo figlio della grande tradizione aromatica ligure.
Le erbe aromatiche, infatti, ricoprono un ruolo da protagoniste nella cucina ligure fin dall’epoca medievale, quando le spezie venivano utilizzate tanto dai ricchi, per impreziosire i loro banchetti, quando dai ceti più poveri, che le impiegavano per insaporire i piatti più semplici e insipidi.
È plausibile, dunque, che il pesto derivi dall’evoluzione di una ricetta molto più antica, l’“aggiadda”, “agliata” in italiano. Si trattava di una salsa da mortaio a base di aglio risalente al XIII secolo, che veniva utilizzata per la conservazione dei cibi.
La leggenda, però, racconta una diversa versione. Si narra che il pesto sia nato in un convento dedicato a San Basilio e situato sulle alture di Prà, a Genova. Qui, un frate raccolse l’erba aromatica che cresceva spontanea su quelle alture – che venne chiamata basilium, in onore del santo locale -, la unì ai pochi ingredienti disponibili e, pestando il tutto, diede vita al primo vasetto di pesto alla genovese.
A prescindere dalla sua origine, comunque, ciò che è certo è che il pesto raggiunse immediatamente un enorme popolarità non solo in Italia e nei paesi affacciati al Mar Mediterraneo, ma in tutto il mondo. Ciò fu possibile grazie agli equipaggi delle navi mercantili, che, dal porto di Genova, salpavano per destinazioni lontane ed esotiche.
Oggi il pesto è una delle salse più amate a livello internazionale, un tesoro globalmente riconosciuto, ed è annoverato a pieno titolo tra i prodotti agroalimentari tradizionali liguri.
La ricetta tradizionale del pesto alla genovese
Realizzare il pesto alla genovese è piuttosto semplice ed è davvero alla portata di tutti – soprattutto se deciderai di sostituire il mortaio con il frullatore a immersione o con il tritatutto, più comodi e veloci.
Ingredienti
Secondo il Consorzio di Tutela del Pesto Genovese, gli ingredienti necessari alla realizzazione del pesto sono:
- 50 g di basilico genovese
- 100 ml di olio extravergine di oliva, meglio ancora se ligure
- 35 g di Parmigiano Reggiano
- 10 g di pecorino sardo
- 8 g di pinoli
- 2 spicchi di aglio dolce
- Un pizzico di sale
Le dosi si riferiscono ad una porzione per quattro persone.
Procedimento
Prima, una doverosa premessa: la ricetta tradizionale prevede l’utilizzo del mortaio.
Puoi facilitarti il compito sostituendo il mortaio con un frullatore a immersione o con un tritatutto, ma tieni presente che la consistenza del tuo pesto cambierà, diventando più cremosa, e la salsa potrebbe assumere un sapore leggermente più amarognolo, a causa dell’azione delle lame in acciaio.
Se scegli di rispettare appieno l’antica tradizione, dovrai iniziare a pestare nel mortaio l’aglio e qualche granello di sale grosso, fino a quando non otterrai una crema omogenea.
Aggiungi poi i pinoli e continua a pestare, utilizzando un pestello di legno.
Incorpora poi le foglie di basilico genovese, che avrai preventivamente lavato e asciugato con cura. Col pestello cerca di compiere movimenti rotatori lungo le pareti del mortaio: così facendo straccerai le foglie, che sprigioneranno tutto il loro straordinario e inconfondibile profumo.
Infine, aggiungi Parmigiano Reggiano, il pecorino sardo, e, per ultimo, l’olio extravergine di oliva a filo. Il tuo pesto alla genovese è già pronto, in soli dieci minuti circa!
Il Pesto alla genovese bio San Lorenzo
Ma, per quanto quella del pesto alla genovese sia effettivamente una ricetta semplice, non sempre si ha tempo o voglia di impegnarsi in cucina.
Fortunatamente c’è San Lorenzo, che con il suo Pesto alla genovese bio ti consente di portare direttamente in tavola una salsa di altissima qualità, realizzata secondo le regole della tradizione, come se fosse davvero fatta in casa.
Per realizzare questa prelibatezza utilizziamo esclusivamente foglie di giovani piante di basilico fresco provenienti da agricoltura biologica, per garantirti un pesto non solo eccezionalmente buono, ma anche sano e genuino.
Poi, frantumiamo le foglie e le pestiamo in un mortaio insieme all’aglio, esattamente come vuole la ricetta tradizionale, e, nel pieno rispetto delle antiche usanze, aggiungiamo successivamente pinoli e Parmigiano Reggiano stagionato DOP.
Il risultato è una salsa dal profumo suadente, immancabile nella tua dispensa, per portare un tocco di Liguria sulla tua tavola. Una vera e propria eccellenza, un abbraccio di bontà perfetto per linguine, spaghetti o trofie. Provalo, e non potrai davvero più farne a meno!
Oggi ti abbiamo svelato la ricetta tradizionale del pesto alla genovese, ma non smettere di seguirci, qui sul blog e sui nostri canali social: ogni giorno potrai conoscere tante nuove preparazioni e curiosità sulle specialità della gastronomia italiana!