Il mondo immensamente grande della pasta porta spesso a farsi delle domande quando si tratta di iniziare a cucinare: meglio pasta corta o lunga? Se si sceglie lunga, quale formato utilizzare?
Per avere le idee chiare è bene sapere che alcuni formati di pasta sono più adatti di altri con alcuni sughi o condimenti, in base alle loro caratteristiche specifiche.
Un classico esempio? Beh, senz’altro i classicissimi spaghetti e le altrettanto classiche linguine.
- Cosa cambia?
Gli spaghetti sono senza alcun dubbio la qualità di pasta più conosciuta e cucinata al mondo, il simbolo della gastronomia italiana. La loro forma stretta e cilindrica li rende inconfondibili, e sono immediatamente riconoscibili anche nel gusto.
Le linguine, invece sono piatte: lunghe come gli spaghetti, la loro forma è detta “lenticolare”, rendendole molto differenti dagli spaghetti. L’effetto in cottura delle linguine è decisamente unico: rilasciano un po’ più di amido, creando un lieve effetto cremoso che manca agli spaghetti.
Questa differenza rende le linguine più adatte a piatti a base di “mare”, specialmente se si tratta di un condimento con cozze o vongole, dove l’effetto mantecato delle linguine fa la differenza.
Gli spaghetti hanno però dalla loro una gustosità specifica, che ci permette di poterli mangiare con grande piacere anche conditi in modo semplicissimo – ad esempio con soltanto dell’olio extravergine d’oliva e un po’ di Parmigiano.
- I condimenti perfetti per entrambi i formati
Spaghetti e linguine si incontrano però in un utilizzo: entrambi i formati infatti sono perfetti per condimenti lisci e omogenei. Non si legano molto bene con ragù o funghi, ma sono assolutamente il meglio per un primo piatto caratterizzato da un condimento veloce come un sugo di pomodoro o un altro sugo pronto.
Gli spaghetti al pomodoro sono infatti un vero e proprio emblema non solo della cucina italiana, ma del concetto stesso di “Italia” all’estero!
Le linguine invece, dato il loro formato in grado di raccogliere condimenti leggermente più granulosi, sono perfette con un buon pesto alla genovese e qualsiasi altro tipo di pesto.
- Quali farine prediligere?
Una pasta non vale l’altra, specialmente quando si deve scegliere un formato tra spaghetti e linguine. Il consiglio è quindi quello di optare sempre per una pasta nata dalla semola di grano duro, possibilmente con una lavorazione che prevede la trafilatura al bronzo.
Questo tipo di pasta garantisce un sapore autentico, ma specialmente la giusta ruvidezza: caratteristica fondamentale per far sì che la pasta riesca ad assorbire il condimento, specialmente se si tratta di sughi lisci o pesti omogenei.
Anche la semola di grano khorasan, conosciuta con il nome commerciale di “Kamut”, è un’eccellente alternativa alla classica semola di grano duro. Questo tipo di cereale imprime un sapore più deciso, molto particolare, in grado di riservare grandi sorprese di gusto nel momento degli abbinamenti.