A San Valentino, sorprendi la tua dolce metà: regala il biscotto italiano per eccellenza, i Baci di Dama!

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Tra i dolci più amati dagli italiani ci sono senza dubbio i baci di dama.

Piccolo grande capolavoro della tradizione pasticcera del Bel Paese, questo biscotto rappresenta al meglio i sapori e i profumi che si respiravano nelle case di una volta, quando le nonne trascorrevano le lunghe giornate invernali preparando leccornie da infornare.

Baci di dama: un nome evocativo

Il nome di questi biscotti non solo è incredibilmente suggestivo, ma è anche perfetto per descriverli. Fin da subito, infatti, questo nome fa trasparire la dolce finezza che si assapora come un lungo piacere.

“Baci di dama”, poi, è un nome perfetto anche per quanto riguarda la forma: due delicatissimi biscottini al burro e nocciole, uniti da finissimo cioccolato fondente, che ricordano molto due labbra carnose che si schiudono in un romantico e dolcissimo bacio.

I baci di dama sono un dolce semplice, ma intenso e sorprendente, esattamente come può esserlo l’inaspettato bacio di una donna bellissima ed elegante.

Una storia di grandi pasticceri

L’origine dei baci di dama non è documentata con precisione, ma ci sono numerosi elementi che ci consentono di collocare la nascita di questa prelibatezza verso la metà dell’Ottocento, in Piemonte, più precisamente nella città di Tortona.

Questi deliziosi biscottini videro quindi la luce grazie alla straordinaria abilità dei pasticcieri tortonesi, che ebbero la geniale idea di utilizzare nella preparazione un’eccellenza gastronomica del Piemonte, le nocciole, quelle che avevano già permesso la nascita di capolavori come la crema Gianduia.

I primi baci di dama vennero poi presentati all’importantissima Fiera Internazionale di Milano del 1906, e qui si aggiudicarono un prestigioso riconoscimento che ne sancì a tutti gli effetti l’ammissione fra i dolci della tradizione pasticcera italiana.

La variante ligure

Come accade a tanti prodotti tipici italiani, anche i baci di dama, una volta raggiunta la notorietà al di fuori della loro regione d’origine, hanno subito delle rivisitazioni.

La più nota variante dei baci di dama è indubbiamente quella ligure, nata più precisamente ad Alassio, città in provincia di Savona, e per questo chiamata proprio “Baci di Alassio”. 

La ricetta, che prevedeva la presenza anche di cacao e miele, venne realizzata per la prima volta dal grande pasticcere Pasquale Balzola e da suo figlio Rinaldo. Rinaldo fu per diversi anni il pasticcere personale del re Vittorio Emanuele III, il quale si innamorò così tanto dei Baci da promuoverne la divulgazione in tutta la Penisola.

I consigli per gustarli al meglio

Il bacio di dama, frutto dell’ingegnosità creatività tipica dei pasticceri dell’Ottocento, veri artisti della tradizione dolciaria, innovatori di sapori e inventori di gusti, è un biscotto semplice, composto da pochi ingredienti.


Per questo, la scelta migliore per assaporarne ogni sfumatura e appagare il palato è gustare i baci di dama sorseggiando il

I baci di dama, infatti, sono i biscotti italiani da tè per antonomasia: assolutamente perfetti per una colazione corroborante o per una merenda rigenerante.

I Baci di dama sono però anche ottimi dolci da fine pasto, l’ideale per occasioni raffinate ed eleganti.

In questo caso, consigliamo di provarli abbinando un buon Moscato d’Asti, che farà scaturire un intreccio di sapori oltremodo squisito, degno suggello a un menù ricercato.

Cosa c’è di meglio, quindi, che riempire la calza dei vostri figli, amici e parenti con questi piccoli dolcetti della tradizione piemontese? Un’idea innovativa, che sicuramente stupirà i tuoi ospiti!

Tu, invece, cosa regalerai a San Valentino? Diccelo nei commenti!

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