Street food ligure: scopri 4 piatti straordinari della tradizione (e il loro segreto!)

Indice:

  1. La focaccia alla genovese
  2. La focaccia di Recco
  3. La farinata
  4. La pissalandrea

Con l’arrivo della bella stagione e dei primi caldi, cresce la voglia di vacanza, e soprattutto di mare. Per questo oggi vi portiamo in Liguria, terra caratterizzata da meravigliosi paesaggi, piccoli borghi caratteristici e straordinarie prelibatezze gastronomiche.

Ma la cucina ligure ha una particolarità: molti dei suoi piatti tradizionali sono perfetti come cibo di strada, o meglio street food.
Una tendenza oggi sempre più in voga, ma che in Liguria ha origini che si perdono in un remoto passato. Da generazioni, infatti, i forni e le sciamadde (antiche friggitorie) sfornano prelibatezze da gustare al volo, camminando o sui semplici tavoli di marmo che arredano questi locali.

Scopriamo allora 4 piatti tipici liguri che ben si prestano a divenire golosissimi street food da consumare passeggiando sul lungo mare o attraverso gli stretti budelli dell’entroterra.

1. La focaccia alla genovese

Semplice o con le olive, con le cipolle, con patate o pomodori… Qualunque sia la variante, la focaccia alla genovese, fügassa in dialetto, rimane senza dubbio la regina indiscussa dello street food ligure.

Dorata e fragrante, non troppo alta (circa due centimetri, come vuole la tradizione) e condita con un filo d’olio e un pizzico di sale, la focaccia alla genovese fa della semplicità la sua carta vincente.
E anche la ricetta è semplicissima! Bastano farina di grano tenero, olio extra vergine di oliva, sale, lievito di birra e acqua per dare vita a questa straordinaria golosità.

Un trucco per gustarla al meglio? Mangiatela “capovolta”, ossia con la parte superiore, quella più scura e croccante, rivolta verso il basso. In questo modo, il lato più condito si appoggerà per primo alla lingua, consentendovi di assaporare immediatamente la parte più gustosa della focaccia.

2. La focaccia di Recco

Le origini della focaccia di Recco sono antichissime, e risalgono al tempo delle prime invasioni saracene, intorno all’anno Mille.
La popolazione, rifugiata nell’entroterra per sfuggire ai saccheggi, disponeva solamente di formaggio, farina e un po’ di olio, e finì dunque col dare vita ad una pasta ripiena di formaggio, destinata a diventare la famosa focaccia di Recco.

Tuttavia, è solo nel corso dell’Ottocento che questa straordinaria eccellenza gastronomica si afferma, ottenendo celebrità anche all’estero, grazie alla lungimirante attività pubblicitaria di alcuni ristoratori e panificatori recchesi, le cui attività sono operative ancora oggi.

Oggi la focaccia di Recco è formata da due sottilissimi strati di pasta, preparata senza lievito, e farcita internamente con formaggio fresco, solitamente stracchino o crescenza. Una prelibatezza a cui non si può assolutamente rinunciare se vi trovate in zona!

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3. La farinata

Stando alla leggenda, la farinata nasce per puro caso, quando, nella stiva di una galea genovese colpita da una forte tempesta, si rovesciarono, mescolandosi tra loro, i sacchi di farina di ceci e i barili d’olio, a cui si aggiunse l’acqua di mare infiltratatasi nella nave. Si creò così una poltiglia, che venne lasciata essiccare al sole e poi mangiata.

Giunti a terra, i genovesi perfezionarono la ricetta, decidendo di cuocere in forno il composto, dando così i natali alla celebre farinata.
Il segreto di questo piatto risiede infatti nella cottura: rigorosamente in forno a legna, all’interno di una teglia di rame.

Come riconoscere una buona farinata? Deve essere croccante fuori e morbida all’interno.
E se non vi piace semplice, niente paura: oggi ne esistono numerose varianti, per esempio con il rosmarino, con le cipolle o il formaggio, addirittura con carciofi o funghi. Non vi resterà che scegliere quella che più vi piace e assaporarla di fronte al mare!

Come riconoscere una buona farinata? Deve essere croccante fuori e morbida all’interno.

4. La pissalandrea

L’ultima specialità dello street food ligure che vi presentiamo oggi è la pissalandrea, ovvero la “pizza all’Andrea”.
Preparata per la prima volta verso la fine dell’Ottocento, questa particolare pizza venne dedicata all’ammiraglio genovese Andrea Doria, da cui prese il nome.

Si tratta di una sorta di focaccia, composta tradizionalmente da una base classica di pasta per la pizza ricoperta di cipolle, salsa di pomodoro e acciughe, che oggi si può trovare anche in varianti più saporite, con l’aggiunta di basilico, aglio, olive taggiasche e origano. Un’altra ricetta semplice, ma dal sapore straordinario!

Il segreto? L’olio extra vergine di oliva

Ma cos’è che accomuna tutti questi sfiziosi piatti, rendendoli così gustosi e incredibilmente buoni? Ovviamente quella che è la più importante ricchezza naturale di questa regione: l’olio extra vergine di oliva.

Se volete ricreare alla perfezione queste ricette liguri nella vostra cucina, allora non vi resta che affidarvi ad un olio extra vergine di oliva proveniente da questa meravigliosa regione.

Noi vi consigliamo l’Olio Extra Vergine di Oliva monocultivar Taggiasca “Alte Fasce” San Lorenzo: un olio 100% italiano ricavato da olive taggiasche, non filtrato e dalla bassa acidità, dal sapore delicato, rotondo e dolce. All’aspetto si presenta velato, di colore giallo paglierino, mentre il profumo è intenso, con netto sentore di fruttato.

Coltiviamo la Monocultivar Taggiasca secondo la tradizione, sulle ripide colline terrazzate da muri a secco, le cosiddette fasce, pazientemente costruite con tecniche millenarie per adattare gli uliveti ai pendii scoscesi, in un clima unico, mitigato a sud dal mare e protetto a nord dalle montagne.
Il risultato è questo olio straordinario, trasformato direttamente nella zona di origine, dal sapore fruttato e particolarmente dolce. Assolutamente da provare!

L'Olio Extra Vergine di Oliva monocultivar Taggiasca “Alte Fasce” San Lorenzo: un olio 100% italiano ricavato da olive taggiasche, non filtrato e dalla bassa acidità, dal sapore delicato, rotondo e dolce.

Quale di questi piatti tipici dello street food ligure hai già assaggiato, e qual è il tuo preferito? Diccelo nei commenti!

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