Sogni di diventare un esperto di vini italiani? Scopri la storia millenaria e affascinante del Chianti, il vino italiano più famoso al mondo

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Il Chianti è probabilmente il vino italiano più famoso al mondo, una vera eccellenza enogastronomica di inestimabile valore, proveniente dalle meravigliose colline toscane.

Un prodotto affascinante anche per la storia che ha alle spalle: un percorso lungo secoli, che attraversa la storia italiana per arrivare fino ad oggi nel segno della qualità più ricercata e tradizionale.

La storia del Chianti

Le origini del Chianti: dagli Etruschi ai monasteri benedettini

Il Chianti, zona collinare della Toscana ubicata tra il fiorentino e il senese, è un territorio splendido alla vista e incredibilmente adatto per la crescita di ulivi e vitigni.

I primi a comprendere come sfruttare le potenzialità di questo luogo straordinario furono gli Etruschi. Alcuni vasi risalenti al VI secolo a.C., infatti, testimoniano la presenza della vite nella zona del Chianti già in quest’epoca così antica.

Nei secoli successivi, la produzione di vino continuò in modo ricco e prolifico.
Anche durante le invasioni barbariche che devastarono l’Impero Romano il Chianti rimase zona ricca di vitigni, grazie al lavoro intenso dei monaci benedettini.

Questi ultimi, infatti, riuscirono a proteggere i preziosi frutti della terra del Chianti attraverso la costruzione di mura a difesa dei vigneti, e con l’introduzione di severe punizioni per chiunque arrecasse danno al territorio e ai suoi prodotti.

È per merito di quest’ordine religioso, inoltre, che attorno all’anno Mille si iniziò a parlare di “coltura specializzata” degli olivi e della vite.

Il Chianti nel Medioevo: un simbolo di unità sociale

Le prime testimonianze ufficiali dell’esistenza del Chianti risalgono all’epoca medievale.
È’ in alcune pergamene redatte tra il 700 e il 900 d.C., infatti, che si parla per la prima volta del Chianti come di una tipologia di vino specifica.

Durante il Medioevo, inoltre, questo vino diventa il simbolo di un passaggio importante: da bevanda destinata esclusivamente alla platea dei ricchi e della nobiltà, il Chianti finirà per essere presente anche sulle tavole contadine e popolane.

Un passaggio che avviene, in particolare, durante il periodo dei Comuni Toscani medievali, e che fa sì che il Chianti possa essere definito il primo vino italiano a diventare davvero trasversale a ogni classe sociale, il primo ad essere presente nelle abitudini di ogni fascia della popolazione.

Una piccola curiosità: nei documenti di questo periodo si parla del Chianti come di un vino bianco. Oggi il Chianti è il Re dei vini rossi, ma non abbiamo tracce che testimonino questo passaggio cromatico.

Il Chianti: una composizione antica giunta fino ai giorni nostri

Nel XV secolo nacque la Lega del Chianti, con l’intenzione di proteggere il prodotto dalle contraffazioni e istituendo questo vino come un bene prezioso e da tutelare.

Nei secoli, la zona del Chianti e i suoi prodotti vinicoli accompagneranno la vita di artisti e di grandi menti italiane: da Michelangelo a Machiavelli, da Galileo Galilei a Giuseppe Verdi, tutti accomunati dall’amore per questo territorio e per il suo eccellente vino.

Bisognerà però aspettare il 1874 per avere documentazione dell’uvaggio ufficiale del Chianti, una composizione che fece vincere a questo vino la medaglia d’oro durante l’Esposizione internazionale di Parigi nel 1889.

Molti anni dopo, da questo uvaggio ufficiale prenderà forma il disciplinare del 1984, quello che determina il Chianti per come lo beviamo oggi, ancora in linea con le composizioni antiche di secoli.

Vino dal bouquet penetrante, ampio ed elegante, dal sapore vellutato e di colore rosso rubino intenso, il Chianti è perfetto in abbinamento con carni rosse, selvaggina, formaggi stagionati e salumi.

E tu, come preferisci berlo?

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