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Com’è nato l’uovo di Pasqua? Scopri l’origine del dolce più amato dai bimbi

Indice:

La Pasqua si avvicina e, in questo periodo, c’è un solo dolce in grado di mettere d’accordo grandi e piccini: l’uovo di cioccolato.

Che sia grande o piccolo, con o senza sorpresa, al latte o fondente, l’uovo di cioccolato è una golosità che compare sulle nostre tavole solo durante le festività pasquali, riempiendole di gioia e di dolcezza.

Ma com’è nato questo dolce così particolare, e come mai è diventato uno dei simboli della Pasqua? Per scoprirlo, ti basterà continuare a leggere!

L’uovo nell’antichità

Per risalire alle origini dell’uovo di Pasqua dobbiamo tornare molto indietro nel tempo, fino agli albori della civiltà umana.

Già nell’antichità, infatti, l’uovo era considerato un simbolo di vita e di rinascita, e molte culture pre-romaniche vedevano in esso la raffigurazione della fusione tra terra e cielo.
Per gli Egizi, l’uovo rappresentava l’unione dei quattro elementi – aria, acqua, fuoco e terra – ed era l’origine di tutto, mentre già presso i Persiani era diffusa l’usanza di scambiarsi in dono delle uova decorate per celebrare l’arrivo della primavera.

Fin dall'antichità era diffusa l'usanza di scambiarsi in dono delle uova decorate e dipinte per celebrare l'arrivo della primavera.

L’avvento del Cristianesimo e il Medioevo

L’avvento del Cristianesimo non porta alla scomparsa di queste credenze, che anzi vengono inglobate all’interno del rito cristiano e reinterpretate secondo le Scritture.

L’uovo – che contiene la vita, ma allo stesso tempo ha una forma simile ai sassi utilizzati a quel tempo per chiudere i sepolcri – diviene così il simbolo che meglio rappresenta il miracolo della resurrezione di Cristo, legandosi indissolubilmente alle festività pasquali.

È solo nel corso del Medioevo, però, che si sviluppa l’usanza di regalare delle uova in occasione della Pasqua.
Questa tradizione nacque in Germania, dove, da semplice dono per la servitù, le uova divennero un omaggio da scambiarsi tra gli abitanti delle comunità. Si trattava inizialmente di semplici uova bollite, avvolte tra foglie e petali di fiori così da donarle un po’ di colore.

Successivamente, tra i nobili si diffusero invece delle vere e proprie uova artificiali, estremamente pregiate e dal valore esclusivamente simbolico, realizzate e decorate con metalli e pietre preziose.
Una tradizione che affascinò tutti i grandi monarchi europei del tempo, come il Re Edoardo I d’Inghilterra, e soprattutto gli zar di Russia, presso cui divennero celebri le straordinarie creazioni dell’orafo Peter Carl Fabergé.

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L’uovo Fabergé: nasce la sorpresa

Nel XIX secolo la tradizione delle uova decorate arrivò in Russia, presso la corte dello Zar Alessandro III, il quale incaricò l’orafo Peter Carl Fabergè di realizzare per la zarina delle uova speciali, decorate con materiali pregiati e ricercati, che fossero dei veri e propri pezzi unici da collezionare.

Il primo uovo creato da Fabergé, realizzato in platino smaltato di bianco, conteneva al suo interno un secondo uovo, questa volta in oro, che a sua volta conteneva due doni: una riproduzione della corona imperiale e un pulcino dorato.

Molti sostengono che sia proprio questo primo uovo Fabergè – a cui ne seguirono moltissimi altri – ad aver dato inizio alla tradizione della sorpresa all’interno dell’uovo di Pasqua.

Tuttavia, non tutti sono concordi su questo punto. Alcuni storici hanno evidenziato che a Torino era già diffusa fin dal Settecento l’usanza di inserire un piccolo regalo all’interno delle uova di cioccolato. Secondo questa interpretazione, dunque, non sarebbe merito di Fabergè, ma dei chocolatier piemontesi, se oggi abbiamo le uova pasquali con sorpresa.

Molti studiosi ritengono che la tradizione di inserire una sorpresa all'interno delle uova pasquali abbia avuto inizio grazie al famoso orafo russo  Fabergè.

…E finalmente il cioccolato!

Il primo uovo di cioccolato venne realizzato presso la corte del Re Sole, ovvero Luigi XIV, che chiese ai suoi pasticceri di creare un uovo di crema di cacao.

Tuttavia, l’uovo di cioccolato così come lo conosciamo oggi nasce solo molto tempo dopo, nel 1828, per merito del pasticcere olandese Van Hauten, che ideò uno stampo concavo con il quale creare delle uova con pareti sottili, vuote all’interno, così da potervi inserire la sorpresa al loro interno.

Gli ovetti San Lorenzo

Nemmeno noi di San Lorenzo non abbiamo saputo resistere al fascino dell’uovo di Pasqua e, dall’unione tra questa millenaria tradizione e l’eccellenza che da sempre ci contraddistingue è nata una ricercata selezione di praline al cioccolato in tanti gusti assortiti, tutti deliziosi e irresistibili.

Il loro segreto? Le materie prime di altissima qualità, attentamente selezionate per garantirti un prodotto di assoluta eccellenza.
Utilizziamo esclusivamente le varietà di cacao più pregiate, ricche di sfumature aromatiche, latte di provenienza piemontese, Nocciola Piemonte IGP e zucchero italiano.

Le nostre fave di cacao, inoltre, sono coltivate nell’ambito di un sistema agricolo basato sulla diversificazione delle culture, in piantagioni sostenibili che promuovono la biodiversità, la tutela del patrimonio naturale e condizioni di lavoro eque e dignitose. Una filiera trasparente e tracciabile al 100%.

Il risultato è una raccolta di piccoli e raffinati ovetti di cioccolato, disponibili in sei gusti e adatti a ogni momento di dolcezza.

Esiste qualcosa di più delizioso? Non vi resta che provarli, e farcelo sapere nei commenti!

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